Tribunale di Ferrara: condanne per mancato rispetto dei requisiti di stabilità e solidità dei luoghi di lavoro ai sensi della Legge 81/2008

Il tribunale di Ferrara condannò il legale rappresentate ed il responsabile della sicurezza di un’azienda di Ferrara per la morte di un dipendente causata dal crollo del capannone a seguito del sisma del maggio 2012.

L’accusa si fondava su 2 aspetti:

  • assenza della valutazione della sicurezza per definire il rischio sismico;
  • assenza di procedure di emergenza in caso di sisma e relativa formazione dei lavoratori.

Il Giudice ha rilevava che, a seguito dell’aggiornamento della zonizzazione sismica, gravava sul datore di lavoro sia l’ obbligo di verificare l’immobile produttivo in quanto luogo di lavoro, che di ridurne la vulnerabilità mediante specifici interventi strutturali.

Sentenza invece di assoluzione nel febbraio 2019 per analoghi fatti, sempre dal Tribunale di Ferrara ma con altro giudice. Per quale motivo 2 sentenze di segno opposto?
Osserviamo che la sentenza del 2018 è in linea con quanto affermato dal MINISTERO DEL LAVORO con circolare del giugno 2012 emessa a seguito dei crolli avvenuti in Emilia; il testo è inequivocabile, da questa data i Responsabili della Sicurezza ed i datori di lavoro devono necessariamente prendere in seria considerazione il requisito di stabilità e solidità dei luoghi di lavoro.

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Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali Ufficio Stampa

Sicurezza dei luoghi di lavoro in Emilia Romagna Comunicato stampa
Il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali con riferimento alla sicurezza dei luoghi di lavoro e, in particolare, a quelli della zona dell’Emilia Romagna colpita dai recenti drammatici terremoti precisa che la stabilità e la solidità degli edifici è un requisito di sicurezza espressamente previsto nell’allegato IV del Decreto Legislativo 81/2008 che disciplina la materia della tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro.

Il mancato rispetto di questo requisito è penalmente sanzionato e nessuna liberatoria può neutralizzare tale sanzione.

Roma, 6 giugno 2012
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