Nell’audizione 29 maggio alla Commissione Bilancio l’Ance esprime apprezzamento per il Superbonus al 110% per gli interventi ECO – SISMA formulando 10 proposte migliorative per la conversione in legge.
“Il Superbonus al 110% è uno strumento che, accompagnato dall’estensione della cedibilità dei crediti d’imposta a questi correlati e all’operatività dello “sconto in fattura”, ha delle potenzialità enormi. Ma perché tutto funzioni, occorre assicurare efficacia, chiarezza e semplicità nelle procedure attuative da adottare.
Occorre evitare errori fatti in passato con l’adozione di interpretazioni da parte dei soggetti attuatori che hanno finito per limitare la portata e la fattibilità degli interventi”.
SUPERBONUS 110% – LE 10 PROPOSTE MIGLIORATIVE ANCE
- Estendere a tutto il 2023 l’applicazione del superbonus al 110%, per tenere in debita considerazione tutta la tempistica richiesta per l’esecuzione dei lavori agevolati
- Estendere il superbonus al 110% anche agli immobili delle società, compresi quelli locati a terzi
- Consentire l’utilizzo immediato dei crediti d’imposta derivanti da Eco e Sismabonus o dallo “sconto in fattura” per non incidere ulteriormente sulla liquidità delle imprese, già gravemente compromessa dalla situazione emergenziale
- Eliminare la condizione di destinazione ad abitazione principale degli edifici unifamiliari prevista per l’applicazione dell’Ecobonus potenziato, limitazione che contrasta con l’obiettivo di massimizzare l’efficacia degli incentivi in termini di sviluppo di progetti di riqualificazione degli edifici esistenti
- Consentire il riporto negli anni successivi dei crediti d’imposta da Ecobonus e Sismabonus non utilizzati nell’anno, che rischia di compromettere il meccanismo della cessione dei bonus
- Eliminare il principio di “responsabilità in solido” degli acquirenti dei crediti d’imposta corrispondenti ai bonus con i fornitori che effettuano lo “sconto in fattura”
- Eliminare il rispetto dei criteri ambientali minimi (cd. CAM) per i materiali utilizzati nei lavori agevolati con l’Ecobonus al 110%, trattandosi, per lo più, di prodotti costosi e di difficile reperibilità, la cui obbligatorietà rischia di rallentare i lavori e di incrementarne i costi di realizzo
- Prevedere l’uso di prezzari riconosciuti dal Ministero dello sviluppo economico per l’asseverazione della congruità delle spese sostenute
- Completare l’indicazione delle superfici opache che costituiscono l’involucro dell’edificio su cui eseguire gli interventi, includendo quelle inclinate
- Specificare le motivazioni alla base della impossibilità del doppio passaggio di classe energetica.
Complessivamente, il DL Rilancio appare positivo per la misura relativa al superbonus al 110% e per molte delle altre misure di contenimento degli effetti della crisi che contiene mentre appare molto deludente per quello che non contiene